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La Fenice

Giannantonio Selva

Storia del teatroSupplementodati tecniciHistoric equipment

Eventi importanti

(dettaglio)1789 | architectural competition

architectural competition

Since access to the theatre was primarily by water, the announcement recommended that the designers should design an entrance from Rio Menuo at least twenty feet wide, since the gondola, the main form of transport, measured thirty-two. Participants were Pietro Checchia, Pietro Bianchi, Andrea Bon, Cosimo Morelli, Giuseppe Pistocchi, Daniele Danieletti, Sante Baseggio.


(dettaglio)16.5.1792 | opening
The first theatre was opened with an opera by Giovanni Paisiello entitled I giuochi d'Agrigento (libretto by Alessandro Pepoli).
(dettaglio)26.12.1837 | opening of the second theatre
In December 1836, the theatre was destroyed by fire. Rebuilt to a design by the Tommaso and Giovanni Battista Meduna.
(dettaglio)29.1.1996 | conflagration

(dettaglio)14.12.2003 | opening of the third theatre
The theatre was rebuilt in the 19th-century style on the basis of a design by architect Aldo Rossi. Opened with an inaugural concert of Beethoven, Wagner, and Stravinsky.

Persone

Giannantonio Selva |architetto principale
(dettaglio)Cosimo Morelli |

Francesco Cosimo Cassiano Morelli nacque il 6 ottobre 1732 a Imola, nella Legazione di Romagna dello Stato Pontificio. Suo padre, Domenico, era un capomastro originario di Torricella di Lugano che aveva sposato l’imolese Maria Vittoria Costa. Come lui, già dal Seicento numerosi operatori edili di quelle terre avevano preso a emigrare in Romagna ed in particolare nell'imolese. Il giovane Cosimo studiò presso i Gesuiti della chiesa di Sant'Agata e poi a Roma dove perfezionò le sue conoscenze di architettura antica e moderna. Contemporaneamente lavorava presso l'impresa del padre. Appena ventenne era al lavoro nei cantieri delle chiese di S.Macario e di Santa Maria dell'Ulivo a Imola, e alla Torre Civica ed al Palazzo del Comune di Massa Lombarda (Ra). Nel 1759 gli viene affidato il progetto di ristrutturazione del Duomo di Imola e qualche anno dopo il restauro del Palazzo Vescovile. La sua attività fu estremamente prolifica in ogni ambito architettonico. Nel campo dell’architettura ecclesiastica si occupò di cattedrali (Imola, Fermo), e di semplici chiese, come le numerose realizzate nella diocesi imolese, fra cui quella di S. Maria in Regola. A ciò vanno aggiunti i palazzi privati, in particolare quello per il papa, Palazzo Braschi a Roma, le architetture di pubblica utilità, come il nuovo Ospedale imolese, diversi ponti e numerosi teatri.

(Leonardo Bettocchi).

Altri teatri

Storia

 

 

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